Sabato 27 settembre, nel convento di San Domenico in Chieri (To), si è tenuto l’incontro interregionale dei gruppi del Santo Rosario, specialmente del territorio del Piemonte e Liguria. I partecipanti, 320 iscritti alla confraternita del rosario, hanno pregato insieme, condiviso la Parola di Dio, una vivace fraternità e la bellezza dell’Eucarestia.
L’incontro è stato presieduto da Padre Davide Traina, domenicano, finora promotore dell’apostolato del rosario e che, dopo il Capitolo di Provincia 2025, ha terminato il suo servizio.
Il tema è stato un invito alla speranza: nella meditazione sul vangelo di Luca capitolo 5 (la pesca miracola), p. Davide ha sottolineato come “non è finita finché Dio non dice che è finita. Le nostre reti vuote, le nostre fatiche, i nostri fallimenti non sono la fine. Sono il luogo in cui Dio può operare meraviglie. Pregare il Rosario è gettare le reti nel mare dell’amore di Dio, con fiducia, perseveranza e speranza, accompagnati dalla Madre che mai ci abbandona”.
Nella condivisione della fraternità, si è sperimentato uno dei tratti peculiari dell’essere iscritto alla confraternita: non sei mai solo! Hai tanti amici attorno a te che con te condividono la gioia di essere discepoli del Signore.
Infine, nella celebrazione dell’eucarestia vespertina, padre Davide – commentando il brano di Lazzaro – ha voluto donare alcuni spunti di riflessione importanti, affermando: “Il peccato del ricco non è di aver fatto del male, ma di non aver visto. Non lo ha insultato, non lo ha cacciato: semplicemente lo ha ignorato. Ecco la forza della parabola: ci dice che non basta non fare il male, se restiamo indifferenti al bene che potremmo fare. È il peccato dell’omissione, che spesso ci sembra piccolo, ma che davanti a Dio pesa enormemente. (…) Lazzaro, invece, sembra sconfitto, dimenticato. Ma il suo stesso nome ci rivela il mistero: El‘azar, cioè “Dio aiuta”. Agli occhi degli uomini non è nulla, ma agli occhi di Dio è tutto. Qui brilla la Provvidenza divina: Dio non abbandona chi confida in Lui. La sua Provvidenza non è magia che risolve i problemi in un istante; è la certezza che la vita di ogni uomo è custodita e che nulla va perduto davanti a Lui. Anche le lacrime diventano seme di eternità. (..) Fratelli e sorelle, oggi la Parola ci pone davanti a una domanda: chi sono i Lazzaro che stanno alla mia porta?”
La giornata è terminata nei ringraziamenti a padre Davide per il suo servizio e del frate domenicano medesimo che ha voluto ringraziare ciascuno degli associati per la pazienza, la fortezza e l’amore con cui ciascuno di loro sta portando avanti questa appartenenza rosariana.