Padre Samuele Mazzuchelli (Milano, 4 novembre 1806 – Benton, 23 febbraio 1864) è stato un missionario italiano dell’Ordine dei Frati Predicatori naturalizzato statunitense, attivo nel diffondere la Chiesa cattolica negli Stati Uniti, in special modo nella zona di Iowa-Illinois-Wisconsin. Fa parte della generazione di missionari italiani precedente alla immigrazione di massa dall’Italia, la cui missione era rivolta in primo luogo ai nativi americani e ai primi immigrati cattolici di origine tedesca, francese o irlandese.

Samuele Mazzucchelli nacque nel 1806 da un’agiata famiglia milanese. Dopo aver studiato in unascuola retta dai padri Somaschi a Lugano, in Svizzera, all’età di 17 anni decise di diventare frate domenicano, nonostante le resistenze del padre che desiderava per lui la carriera politica. Trascorso un breve periodo a Faenza fu mandato nel 1825 a studiare a Roma. Nel 1828, col consenso dei suoi superiori, partì giovanissimo missionario per gli Stati Uniti, raccogliendo l’appello dell’allora vescovo dell’Ohio e del Michigan, Edward Fenwick, che cercava collaboratori per la propria azione pastorale tra i nativi americani e i coloni cattolici residenti in quell’area.
Mazzucchelli si stabilì dapprima a Cincinnati per imparare la lingua e acclimatarsi al nuovo ambiente. Ordinato sacerdote a soli 23anni già nel 1830, cominciò a viaggiare nell’area vastissima della diocesi che gli era stata assegnata, vivendo per cinque anni tra le tribù indiane del Wisconsin e del Michigan settentrionale, promuovendo la loro cultura, difendo i loro diritti di fronte ai soprusi del governo federale. Lamentava il trattamento subito dai nativi americani e pubblicando per loro libri di preghiera nelle loro lingue. Insisteva perché agli “Indiani” fosse data un’istruzione appropriate. Nelle sue memorie prefigurava con chiaroveggenza che, qualora non fosse stata data ai native americani un’educazione adeguata, la popolazione di origine europea avrebbe presto riempito l’intero continente e i poveri Indiani avrebbero lasciato nel paese appena una traccia della loro esistenza. Oltre a predicare nelle loro lingue e pubblicare per loro libri di preghiera, insegnava anche la musica, la geometria e altre materie e fu l’architetto di almeno una ventina di edifici religiosi..
Mazzucchelli si spostò quindi nella regione dell’odierno Iowa, costruendo chiese e fondando parrocchie e scuole nella zona specie tra i coloni irlandese che, per assonanza, inglesizzavano il suo nome in “Matthew Kelly.
Nonostante che la sua missione non lo mettesse in contatto con i propri compatrioti, Mazzucchelli mantenne un rapporto molto stretto con l’Italia. Fu lettore e ammiratore di Alessandro Manzoni ed aderì ai principi del cattolicesimo liberale che vedevano con favore il processo risorgimentale e la separazione tra Stato e Chiesa, i cui effetti benefici egli vedeva realizzati negli Stati Uniti. In occasione di un suo breve ritorno in patria nel 1844, pubblicò un resoconto biografico delle proprie attività (Memorie di un missionario apostolico) nel quale espresse la sua ammirazione per il modello americano dei rapporti tra Stato e Chiesa.
Tornato in America, Mazzucchelli proseguì la sua opera missionaria, fondando nel 1847 a Sinsinawa la congregazione domenicana delle suore del Santo Rosario. Nel 1848 stabilì la St. Clara Academy (ora Dominican University).
Missionario coraggioso ed apostolo instancabile, ma anche architetto, urbanista, scienziato, linguista e insegnante: soprattutto padre Mazzuchelli era stimato e amato per i suoi modi amabili e la sua profonda, immediata generosità. Morì nel 1864, per una breve e improvvisa malattia respiratoria dovuta all’esposizione al freddo durante una visita agli ammalati. Nel 1993 gli fu riconosciuto il titolo di “venerabile” e recentemente la sua causa di canonizzazione ha raggiunto un altro importante traguardo: nel 2006 fu attribuita alla sua intercessione la miracolosa guarigione di un ammalato di cancro e così questo coraggioso domenicano milanese si avvia alla gloria degli altari.