Di fronte alla grandezza di Dio, che opera in noi sempre in modo inatteso e sorprendente, sentiamo il bisogno di ringraziarlo per quanto ha compiuto nella nostra vita, anche servendosi della nostra debolezza. E’ consolante pensare che quanto manca da parte nostra, lo aggiunge lui e fa ancora e sempre “cose grandi”.

E’ unicamente questo il motivo per cui fra Bernardino, fra Candido, fra Francesco ed io abbiamo pensato di festeggiare insieme il 50° di presbiterato, ritornando nella chiesa di San Domenico in Chieri, dove tre di noi sono stati ordinati presbiteri, per il ministero del nostro confratello Angelo Raimondo Verardo, vescovo di Ventimiglia-San Remo, e da dove tutti abbiamo mosso i primi passi nel ministero pastorale.

Fin da quando è stata decisa la data della messa di ringraziamento (4 agosto, giorno anniversario di ordinazione, allora solennità di san Domenico) tutto ci aiuta a far memoria di come il Signore ci ha scelti, condotti e attirati a sé, e della pazienza che ha avuto con noi! Quali parole migliori di quelle del Magnificat, che l’evangelista Luca fa cantare a Maria, per esprimere tutto questo? “L’anima mia magnifica il Signore… grandi cose ha fatto in mio favore…”: un richiamo intenso ad imparare a riconoscere l’opera di Dio e saperne gioire e ringraziare.

Significative e stimolanti sono anche le parole di Elisabetta a Maria: Beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto”. Il bell’incontro tra Maria ed Elisabetta evoca la nostra vita di relazioni e richiama gli incontri vissuti in questi anni con le persone che abbiamo incontrato sulla nostra strada. Siamo stati chiamati, infatti, a trasmettere Gesù, a lasciare che egli sia “nel mezzo” (Gv 20,19.26), al centro dei nostri rapporti e a comunicarci, reciprocamente, la gioia della sua presenza. “Ora più che mai ringrazio il Signore per avermi eletto ministro della Parola, del Corpo Eucaristico e del Perdono” (fr. Enrico M. Rossetti, o.p.).

CINQUANT’ANNI: sono già un numero considerevole e apprezzabile… Quando eravamo giovani, e la giovinezza è proprio il tempo giusto per i sogni, le scelte e le decisioni, certamente guardavamo al futuro più in termini di “quantità”, di “risultati” e di realizzazioni… Oggi abbiamo maggiormente presente il versetto del salmo 90 (89),12: “Insegnaci a contare i nostri giorni e acquisteremo un cuore saggio”.

Benediciamo il Signore per il cammino compiuto, per averci fatto scoprire quanto è grande poter fare il bene, semplicemente perché è bene, e condividere con gli altri, anche soltanto il poco che siamo. Abbiamo capito meglio che, se anche, avessimo dato tutto ma non avessimo avuto con noi il Signore, la nostra vita sarebbe stata vuota.

Per esperienza personale, oggi sappiamo che dove c’è il Signore, regnano la pace e la gioia, quelle vere, che, tuttavia, sono sempre da incalzare e conquistare. La pace e la gioia stanno nel riconoscere le opere di Dio nella nostra esistenza e vedere come Egli sappia ricolmare di doni le nostre giornate. In definitiva, questo è comprendere, sempre meglio, quanto è grande il suo Amore per noi!

Andiamo avanti e proseguiamo il cammino per la grazia dell’amore di Dio. In questo amore sentiamo che c’è, anche, tutto l’amore dei fratelli e delle sorelle che ci sostengono.

fra Domenico Marsaglia

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Sabato 4 agosto, presso il convento di San Domenico di Chieri

fra Candido Capitano, 
fra Francesco Poloni, fra Bernardino Aristi
 e fra Domenico Marsaglia

renderanno grazie al Signore per 50 anni di vita sacerdotale alle ore 11,00, nella concelebrazione giubilare presieduta da S. E. Mons. Franco Lovignana, Vescovo di Aosta.
 La festa proseguirà con buffet fraterno…
 Tutti i frati che vorranno parteciparvi saranno benvenuti, previa notificazione al priore.

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