Project Description
Dire che un monastero di vita contemplativa è un dono per la comunità parrocchiale e diocesana in cui è inserito sembra volerci attribuire un merito che non abbiamo; tuttavia la consapevolezza che ogni dono è in funzione del bene comune ci rende esultanti nella lode al Signore e il rendimento di grazie sale dal cuore con umile e sincera riconoscenza.
Parlando del nostro monastero ci è impossibile tacere sulla fede intrepida e sull’eroica magnanimità delle nostre prime sei consorelle che, sfidando l’incognita e l’incertezza del futuro, cento anni fa diedero inizio a questa casa di preghiera. Non senza pena ed intima sofferenza, lasciarono il plurisecolare monastero Matris Domini il 10 dicembre 1896 per seguire la voce di Dio che le invitava ad erigere una nuova dimora al suo Nome.
Gli inizi furono molto disagevoli; la povertà costringeva ad ardue privazioni, ma ogni consorella portava in sé grandi valori di fede, di speranza e di ardente carità, che le spronava ad indomito coraggio. Oggi, noi che siamo giunte al 1° centenario di fondazione, raccogliamo i frutti delle fatiche, degli stenti, dei disagi affrontati con fortezza da quante si sono affiancate e succedute al primo drappello delle fondatrici. Profondamente inserita nella realtà umana che la circonda, la monaca contemplativa è per tutti un segno che si rende visibile solo se lo si guarda con gli occhi della fede, perché è nel silenzio e nel nascondimento della clausura che ella si realizza pienamente.
Il carisma da noi vissuto è quello stesso che S. Domenico, nostro Padre, diede alle prime monache da lui radunate nel monastero di Prouille in Francia. Egli volle che i suoi monasteri fossero fondamento della Santa Predicazione con la preghiera, lo studio assiduo della Scrittura, la contemplazione, il lavoro, la penitenza e il silenzio. Infatti, come dicono le nostre Costituzioni: «È proprio dei sacerdoti, dei religiosi e dei laici, predicare per il mondo il nome di N. S. Gesù Cristo, mentre è proprio delle Monache cercarlo, meditarlo, invocarlo nel nascondimento, affinché la “Parola che esce dalla bocca di Dio” non ritorni a Lui senza effetto, ma fruttifichi in coloro ai quali è stata rivolta» (Costituzione Fondamentale n. l. §II).
La nostra specifica missione perciò ci colloca in una duplice dimensione: verticale e orizzontale, cioè in continua tensione a Dio e in comunione con Lui; e – come Domenico – compassionevoli verso i peccatori, mediante un’ardente preghiera di intercessione perché la predicazione, con la forza dello Spirito Santo, raggiunga il proprio fine: la salvezza dei fratelli.
Le nostre prime consorelle vollero dedicare questo monastero alla Beata Vergine del S. Rosario perché, perseveranti con lei nella meditazione dei misteri del suo Divin Figlio e nella preghiera, impetrassimo l’incessante presenza dello Spirito sulla Chiesa e nelle anime redente dal Sangue di Cristo. A lei Madre della Chiesa e Regina degli Apostoli, affidiamo il futuro del nostro monastero, sicure di continuare nel tempo il cammino intrapreso nel lontano 1896 solo se saremo docili alla sua esortazione: Fate tutto quello che vi dirà (Gv 2, 5) E Gesù nel Vangelo ci dice: Questo è il mio comandamento che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. Voi siete miei amici se farete ciò che io vi comando (Gv. 15, 12-14).