I doni del Signore sono sempre belli, inaspettati ed entusiasmanti. Uno di questi, di cui ringrazio costantemente, è il nostro ritrovarci insieme come Famiglia del Rosario il 2 maggio 2024 in Liguria.

La storia dell’apparizione

Quest’anno abbiamo scelto il Santuario della Madonna della Guardia (Ge). Tutto inizia il 29 agosto 1490. Benedetto Pareto, contadino di Livellato in Valpolcevera, porta al pascolo il suo gregge sulla vetta del Monte Figogna, come fa ogni giorno. È in quella sua concreta quotidianità e nel suo ambiente di vita, che la Madonna gli si manifesta.

Per Benedetto si tratta di un incontro straordinario e semplice al tempo stesso. Non si domanda tanto come sia possibile che gli appaia la Madonna ma piuttosto, di fronte alla evidenza, come sia possibile che la Madre di Dio appaia a lui, un contadino nascosto nella storia e in un luogo di periferia, e gli chieda di costruire una cappella. Maria lo rassicura e lo incoraggia. Benedetto trova una prima resistenza nella moglie, che lo mette di fronte alle sue responsabilità: “Tutti sanno che sei un uomo semplice, ora diranno che sei anche pazzo”. Benedetto riflette e desiste.

Non si domanda tanto come sia possibile che gli appaia la Madonna ma piuttosto, di fronte alla evidenza, come sia possibile che la Madre di Dio appaia a lui, un contadino nascosto nella storia e in un luogo di periferia, e gli chieda di costruire una cappella.

Poi però cade da un albero e si riduce in fin di vita. Maria gli appare nuovamente e lo risana. Di fronte al miracolo della guarigione inspiegabile, mentre i medici ne avevano diagnosticato la morte imminente, tutta la famiglia si unisce al compito di Benedetto: costruire! E c’è di più: la bellezza di questa storia sta anche nel fatto che i suoi protagonisti la testimoniano davanti ad un notaio, pochi decenni dopo i fatti: la famiglia ha voluto mettere nero su bianco, con uno scritto civile, un fatto soprannaturale, per dire: è accaduto davvero, credeteci!

La “storia” della nostra giornata

Noi ci abbiamo creduto! Eravamo in tanti, tutti contenti di poterci ritrovare: abbiamo iniziato il nostro pellegrinaggio, portando in processione la Madonna di Fatima, che sempre ci accompagna. Ho avuto il privilegio di sostenere personalmente l’effige sacra nel suo ingresso solenne in chiesa e questo è stato per me un segno: è come se avessi portato tutti voi con me, sotto il manto di Maria.

Vi erano gli Zelatori e le Zelatrici, il mitico fra Alberto, don Sergio da La Spezia, Don Silvio e (per la prima volta) don Walter da Torino e tanti tanti associati e pellegrini.

Insieme abbiamo celebrato la Santa Messa, affidando tutto nel calice del Signore e dopo un pranzo fraterno, abbiamo continuato la nostra giornata di spiritualità, con l’ora eucaristica mariana.

La catechesi (ascoltabile)

 

In quella circostanza, ho voluto sviluppare una breve catechesi su 5 chiavi che ci possono aiutare in questo cammino per conformarci a Gesù attraverso il Rosario come dono di Maria per noi. La catechesi è ascoltabile nel lettore qui sopra. In sintesi le 5 chiavi sono:

  1. Cercare di far sì che Maria ci porti per mano nel nostro processo di conversione e di fede
  2. Riconoscere la sua presenza amorevole nella nostra vita
  3. Tenere sempre presente che Maria è Madre di Dio e Madre nostra
  4. Per amarla dobbiamo avvicinarci a San Giuseppe, padre di Gesù e sposo castissimo della Vergine Maria. Infatti, San Giuseppe (troppo poco amato, purtroppo!) è l’intercessore perfetto. È stato il padre migliore, il miglior amico della Vergine Maria e il suo maggior protettore. Ha saputo svolgere la missione che il Signore gli aveva affidato. Per questo, ora possiamo chiedergli di aiutarci ad affrontare i nostri problemi familiari, di lavoro, di salute etc…, perché non esiterà a darci una mano quando ne abbiamo bisogno. Il legame amoroso e spirituale che univa San Giuseppe a Maria fa sì che possiamo aggrapparci alla sua mano e a sua volta al cuore di Nostra Madre.
  5. Ricorrere a Maria, pregando il santo Rosario come fedele alleato per conoscere i sentimenti e gli amori della Vergine Maria. Amare ciò che ama Maria, come l’ama Maria. Recitare il rosario con calma, raccolti, senza fretta…. questo ci permette di intrecciare la vita del Signore, contemplata nei vari misteri, con quelli di Maria e con la nostra storia. Ma non solo. Il Rosario è uno strumento essenziale per tutti coloro che vogliono collaborare alla missione evangelizzatrice della Vergine Maria nel mondo.

Il Signore ci aiuti, in questo mese di maggio, ad approfondire la dimensione apostolica del rosario, che fa di noi degli Apostoli di Cristo e di Maria.

Dio vi benedica, p. Davide Traina op.

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