Tra calligrafia estremo-orientale e astrattismo pittorico-occidentale, l’opera di Kim En Joong mostra una sorprendente libertà di espressione: il colore, diffuso come luce, e il tratto, sovente deciso se non addirittura violento, creano delle forme “non viste” di una vitalità inaspettata. Nessuna storia da illustrare o personaggi da rappresentare, ma solo un Mistero da esprimere attraverso i vetri, la pittura, la ceramica, o anche litografie, casule, ventagli…
Nato nel 1940, educato secondo la tradizione buddista, convertito al cristianesimo e ormai da lunghi anni frate domenicano residente a Parigi, fra Kim En Joong infonde nuovo senso alle vetrate sia di antiche chiese romaniche che di architetture contemporanee.
A entrare nel mondo di questo frate che predica nel silenzio, con il colore e la luce, ci aiuta un volume curato per l’edizione italiana da fra Alberto Ambrosio: D.Coutagne, Kim En Joong, artista della luce, Carocci Editore, 2016.