Siamo partiti, zaino in spalla, direzione Onè, per incontrare giovani che, come noi, condividono valori e principi domenicani. Siamo tornati, zaino in spalla, nella nostra Bologna, consapevoli di aver vissuto un’esperienza che è andata al di là delle nostre aspettative.
Noi, gruppo della gioventù domenicana di Bologna, rinato a novembre grazie a Fra Davide Pedone, abbiamo avuto l’immenso piacere nonché la grande opportunità di partecipare per la prima volta all’incontro dei gruppi del Nord Italia che si è tenuto a Onè il 20 e 21 maggio scorsi.
Ci hanno accolto Fra Beppe Valoti e i ragazzi di Bolzano insieme all’eccellente cuoco Carlo che in 2 giorni ci ha sfamato egregiamente cucinando per più di 30 ragazzi e svelandoci segreti culinari tra una risata e l’altra, facendoci sentire tutti parte di una grande famiglia.
Sono così trascorsi 2 giorni intensi di condivisione, incontri e preghiera in cui noi, piccolo gruppo bolognese, abbiamo avuto modo di confrontarci con i gruppi più grandi di Bolzano, Torino, Milano e Venezia. Abbiamo così imparato, grazie alle parole del priore provinciale Fausto Arici, che ci ha incontrato il sabato mattina e pomeriggio per presentarci la dottrina della Chiesa in maniera nuova e originale, che la nostra piccolezza non deve farci arrendere. “Così come il Signore ha scelto il popolo di Israele non perché fosse il più numeroso tra tutti gli altri popoli ma il più piccolo,” allo stesso modo dobbiamo sentirci prediletti da Lui proprio per le difficoltà che stiamo sperimentando, per lo smarrimento, per essere ridotti nei numeri. La piccolezza e la vulnerabilità sono proprio le caratteristiche che hanno fatto sì che il Signore scegliesse il popolo di Israele. Ci ha invitato quindi a leggere questa considerazione rispetto alla nostra esperienza di gruppi ma anche rispetto alla nostra intima esperienza personale.
Con questa certezza nel cuore, abbiamo trascorso queste due giornate scandite dalle lodi, dai vespri, dalle Messe e dalle chiacchiere nel nome del Signore che ci ha riunito e che quest’anno ha voluto che anche noi fossimo ad Onè.
Grazie infatti alle riunioni animate da Fra Massimo Mancini e dai ragazzi degli altri gruppi abbiamo appreso che gli incontri ad Onè solitamente avvengono ogni 6 mesi e rappresentano un momento non solo per fare il punto sul cammino di ogni gruppo ma anche e soprattutto per condividere momenti di riflessione e arricchirsi vicendevolmente. In occasione di questo, abbiamo così anche potuto constatare l’esistenza di un’altra realtà, quella del gruppo giovanile internazionale domenicano (IDYM) i cui incontri quadriennali hanno visto la partecipazione di alcuni dei gruppi italiani e a cui aspiriamo a entrar far parte ancor più saldi nei prossimi mesi come gruppo della Gioventù Domenicana del Nord Italia.
L’esperienza di Onè si è rivelata più che positiva: tante le promesse che ci siamo fatti di rivederci, tante le speranze di crescere e di conoscerci reciprocamente come gruppi ma anche singolarmente.
Siamo partiti, zaino in spalla, alla volta di Bologna, tristi di dover dire arrivederci a persone speciali che per due giorni sono stati la nostra famiglia, ma felici e certi che seguiranno nuovi incontri e che ciò che abbiamo seminato in questo darà i suoi frutti. Saranno rigogliosi, ne siamo sicuri, e non vediamo l’ora di raccoglierli per seminarne dei nuovi.