Profilo storico 

La mia formazione intellettuale è duplice. Dopo essere entrato nell’Ordine dei frati predicatori, ho intrapreso gli studi di filosofia e teologia a Bologna nel nostro centro di studi, conseguendo il baccellierato in filosofia nel 1995 e di teologia nel 1998. Senza soluzione di continuità ho intrapreso degli studi di lingua e letteratura orientali con indirizzo specifico per la lingua e la letteratura turca ed ottomana all’unversità Marc Bloch di Strasburgo. Ho quindi conseguito i seguenti diplomi DEUG (2000), Licence (2001), Maîtrise (2002) questo ultimo con una tesi sui dervisci bektashi una delle confraternite sufi, cioè esoteriche, più importanti nell’ambito dell’Impero ottomano e vicino al potere della Sublime Porta. Lo stesso anno della tesi di maîtrise conseguivo anche un diplôme d’études avancées in teologia (DEA di teologia cattolica, 2003) nella stessa università statale Marc Bloch di Strasburgo, con una tesi in storia delle religioni che verteva sulle relazioni tra induismo e sufismo ed il caso specifico del sufi Bistâmî. Ormai si delineano entrambe le linee conduttrici della mia formazione intellettuale e della mia incipiente ricerca. Con la preparazione ed i diplomi acquisiti, ho intrapreso un Dottorato di ricerca in Storia Moderna e Contemporanea, all’Università di Paris IV, cioè la Sorbona. Diretto dalla professoressa Catherine Mayeur-Jaouen, ho conseguito il dottorato di ricerca con una tesi su i dervisci danzanti e le loro pratiche rituali nel XVII secolo, studiando in particolare un manuale per i novizi di questa confraternita sufi. Il testo, turco ed ottomano, parzialmente tradotto per la tesi, costituisce un unicum estremamente interessante nella storia del sufismo ottomano. La tesi è stata non solo poi pubblicata nella sua lingua di origine, il francese, ma tradotta anche in turco, in arabo ed in italiano. Dopo il dottorato mi sono consacrato all’ulteriore ricerca ed alla pubblicazione dei frutti di questa. Le pubblicazioni e l’insegnamento regolare in diverse università tra cui le università pontificie Angelicum (PUG) e soprattutto alla Pontificia università Gregoriana (PUG), hanno permesso di accedere alla candidatura per l’ultimo diploma in Francia, cioè l’abilitazione a dirigere le ricerche in teologia. L’abilitazione prevedeva la composizione di un dossier di ricerca, sintesi di anni di studio, su Sufismo e cristianesimo con un approccio al contempo storico e teologico. Anche questo scritto è stato pubblicato nel 2013 anno stesso dell’abilitazione sostenuta nell’università statale di Metz (CAEPR). L’abilitazione mi ha permesso di prendere contatto con questa università dove tra il 2014 ed il 2015 ho insegnato regolarmente, come ATER (attaché temporaire à la recherche et à l’enseignement) dispensando corsi introduttivi alla teologia nonché alla storia delle religioni ed evidentemente alla mia specialità: la mistica islamica. Dal 2015 insegno anche al Centre Sèvres, facoltà dei gesuiti di Parigi ed al Collège des Bernardins dove animo un seminario di studio sulla libertà religiosa.
Alla fine del 2015 ho conseguito, a coronamento della linea di ricerca anche teologica, la licenza canonica in Teologia del dialogo interreligioso ed Ecumenico all’Università Pontificia San Tommaso d’Aquino con un lavoro sulla lettera ai Colossesi e le influenze nel sufismo anatolico.
Dal 2016, infine, ho intrapreso una collaborazione stabile con la Luxembourg School of Religion & Society che prevede insegnamento e ricerca.
L’insegnamento mi ha visto coinvolto in corsi di introduzione al sufismo, ma anche di comparatismo teologico e religioso tra islam e cristianesimo e talvolta di storia religiosa ottomana. Da alcuni anni propongo anche dei corsi di dialogo interreligioso a partire appunto dalla mia ricerca storico-religiosa nell’ambito del sufismo ottomano.

Linee di studio e ricerca sviluppate e in corso di sviluppo

Le line di ricerca fondamentali sono due, ma che coinvolgono sempre di più nuovi ambiti. Sotto il profilo delle competenze acquisite c’è sicuramente un approccio storico-religioso al fenomeno del sufismo ottomano e turco ed in maniera più vasta all’islam di Turchia. La storia del sufismo ottomana è poco conosciuta in Europa e in lingue europee, questo obbliga oltre ad uno sforzo di ricerca costante anche il fatto di situare la disciplina in un contesto più vasto tanto nell’alveo delle discipline scientifiche che nell’orizzonte più popolare. Ragion per cui, una parte della mia ricerca è interamente universitaria ed accademica con ricerche sul sufismo nel XVII secolo ed anche sull’islam turco, in modo particolare l’opera di Ismail Rüsûhî Ankaravî (m. 1631) e i dervisci danzanti, i mevlevi tra altri autori. D’altra parte, questa ricerca permette poi di sviluppare delle riflessioni teologiche di comparazione tra sufismo e cristianesimo, a partire dall’esperienza spirituale così come questa è descritta e formulata in entrambe le tradizioni spirituali.
Il prossimo futuro si apre all’insegna di una ricerca sulla questione della modernità e post-modernità nell’orizzonte della spiritualità islamica.

Elenco delle pubblicazioni

Opere scientifiche
Corps mystique et mystique du corps. L’épître aux Colossiens et le soufisme anatolien: un essai comparatiste, Paris : Geuthner (di prossima pubblicazione).
Quand les soufis parlent aux chrétiens. A la rencontre avec un islam fraternel, Paris : Bayard, janvier 2016.
L’islam in Turchia, Roma: Carocci editore, 2015.
Soufisme et christianisme. Entre histoire et mystique, Paris : Les Éditions du Cerf, 2013, 239 p.
Soufis à Istanbul : hier, aujourd’hui : des hommes et des lieux, xiiie-xxie siècle, Paris : Les Éditions du Cerf, 2014, 207 p.
Dervisci. Storia, antropologia, mistica, Rome : Carocci editore, 2011, 190 p. (versione turca: Istanbul, 2012).
Vie d’un derviche tourneur. Doctrine et rituels du soufisme au xviie siècle, Paris : CNRS Éditions, 2010, 405 p. (versione tura, Istanbul, 2013 ; versione italiana, 2014 ; versione araba, Dar al-Mashreq, Liban, 2015 ; versione inglese).

Opere di divulgazione
E’ brezza divina, Milan: Mimesis Editore, 2015.
Lotta continua. Vangelo e stupore. Una lettura antropo-teologica delle parabole, Cinisello Balsamo : San Paolo Editore, 2015 (versione francese in uscita), 140 p.
Silenzio profetico. In ascolto mistico dell’islam, Milano: Mimesis Editore, 2015, 60 p.
La Confrérie de la danse sacrée. Les derviches tourneurs, Paris : Albin Michel, 2014.
Danza coi Sufi. Un incontro con l’Islam mistico, Cinisello Balsamo: San Paolo Editore, 2013, 144 p.
Petite mystique du dialogue, Parigi: Les Éditions du Cerf, 2013. 102 p. (versione italiana, Castelvecchi, 2014).
Edizione di texti

Divus Thomas n° (2015/2) : Letteratura al femminile : per una teologia dell’altro, en préparation.
Benoît XVI, Aziz Pavlus, Istanbul, 2014.
Divus Thomas n° 54 (2009/3) : La preghiera come tecnica. Una prospettiva orientale (con G. Cecere).
Divus Thomas n° 48 (2007/3) : Il sufismo (con C. Saccone).
Claverie, Pierre, Un vescovo racconta l’Islam, Ambrosio A. F. (ed.), Bologna : ESD, 2007.
Ambrosio, A. F., Pierunek E., Zarcone, Th. (éd.), Les Derviches tourneurs. Doctrine, histoire et pratiques, Paris : Les Éditions du Cerf, 2006.

Articoli

« Théologie de la frontière : entre anthropologique et théologie », en préparation.
« The Library of the Whirling Dervish: An Editorial Policy », in Chih, Rachida – Mayeur-Jaouen, Catherine – Seesemann, Rüdiger (Eds.), Sufism, Literary Production, and Printing in the Nineteenth Century, Würzburg, Ergon Verlag, 2015, p. 75-98.
« L’islam spirituale : Il misticismo sufi. Correnti e radicamento », in Dal Mediterraneo al Mar della Cina. L’irradiazione della tradizione cristiana di Antiochia nel continente asiatico e nel suo universo religioso, Rome : Libreria Editrice Vaticana, 2015.
« Mapping the modern Turkish Sufism and Anti-Sufism: a case study of Salafism in opposition to Sufism », in Sufis and Salafis in the Contemporary Age, Llyod Ridgeon (ed.), London, Bloomsbury, 2015, p. 59-70.
« Plaidoyer pour une théologie du silence », Nouvelle Revue théologique, 137 (2015), p. 91-105.
« Euphorie und Ekstase im Islam », Wort und Antwort, sous presse.
« Constantinopoli al vertice della “casa dell’islam”. Fenomenologia dell’islam nell’Impero ottomano », in Da Constantinopoli al Caucaso. Imperi e popoli tra Cristianesimo e Islam (dir. C. Alzati, a cura di L. Vaccaro), Città del Vaticano : Libreria editrice vaticana e Varese : Fondazione Ambrosiana Paolo VI, 2014, p. 213-232.
« La danse des derviches tourneurs : entre laïcité symbolique et culture mystique », dans Lambert, Frédéric (dir.), Prières et Propagandes. Études sur la prière dans les arènes publiques. Suivi du livre I de La Prière de Marcel Mauss, Paris, Hermann, 2014, coll. « Cultures numériques », p. 297-312.
« “The Son is the Secret of the Father” : Rūmī, Sultān Veled and the Strategy of Family Feelings », dans Mayeur-Jaouen, Catherine, Papas, Alexandre, (dir.), Family Portraits with Saints. Hagiography, Sanctity and Family in the Muslim World, Berlin : Klaus Schwarz Verlag, 2014, p. 308-326.
« Lorsque le derviche tourneur était un mystique nomade : Sabûhî Ahmed Dede. Du marquage territorial et des personnalités marquantes », Oriente Moderno n° 93 (2013/1), p. 121-133.
« L’origine féminine de l’espace soufi à Istanbul », dans Frommel, Sabine et Dumas, Juliette (dir.), Bâtir au féminin ? Tradition et stratégies en Europe et dans l’Empire ottoman, Paris : Les Éditions Picard, 2013, p. 229-237.
« Boundless Love : Ismā‘īl Anqarawī’s Commentary on the Preface to the Second Book of the Mathnawī », Mawlana Rumi Review, n° 3 (2012), p. 68-94.
« Des écrivains du soufisme ou des soufis écrivains ? Voyage au pays des mystiques », Synergies Turquie, n° 4 (2011), p. 33-39.
« İsmā’īl Rusūhī Ankaravī : An Early Mevlevi Intervention into the Emerging Kadızadeli-Sufi Conflict », dans Curry, J., Ohlander, E. (dir.), Sufism and Society. Arrangements of the Mystical in the Muslim World, 1200-1800, 2011, p. 182-197.
« Rûmî, les derviches tourneurs et les chrétiens de Konya », Rivista di storia e letteratura religiosa, 2011 (XLVII), n° 1, p. 113-125.
« Des écrivains du soufisme ou des soufis écrivains ? Voyage au pays des mystiques », Chemins de dialogue, n° 36 (2010), p. 171-180.
« Écrire et décrire la confrérie Mevlevîyye entre le xvie et le xviie siècle », dans Chih, Rachida, Mayeur-Jaouen, Catherine (dir.)., avec la collaboration de Denis Gril et Richard McGregor, IFAO, Le Caire, 2010, p. 275-290.$
« Tra glorificazione e divinazione. Il tesbîh nell’islam », Il rosario tra devozione e riflessione. Teologia, storia, spiritualità, Bologna : Edizione Studio Domenicano, 2010, p. 258-274.
« The Castle of God is the Centre of the Dervish’s Soul », Mawlana Rumi Review, n° 1 (2010), p. 82-99.
« Il “castello di Dio” : centro dell’anima dei dervisci », Divus Thomas n° 54 (2009/3), La Preghiera come tecnica. Una prospettiva orientale, p. 118-136. Version allemande : « Die “Burg Gottes” : Seelenmitte der Derwische », Cibedo-Beiträge zum Gespräch zwischen Christen und Muslimen, 3/2012, p. 105-112.
« Vizir anti-cristiano o falso profeta ? Rûmî, il Mathnâwî e s. Paolo », Paolo di Tarso : testimone del Vangelo in missione « fuori le mura », a cura di Claudio Monge, Firenze : Nerbini, 2009, p. 137-156.
« Ahmedî et son Iskendernâme : un Alexandre des deux mondes », Quaderni di studi indo-mediterranei, I (2008), p. 195-208.
« Galata Mevlevihanesi’nde Şeyh Olmak/Being a Shaykh in Galata », Saltanatın Dervişleri Dervişlerin Saltanatı İstanbul’da Mevlevilik/The Dervishes of Sovereignty The Sovereignty of Dervishes The Mevlevi Order in Istanbul, Istanbul : Istanbul Araştırmalar Enstitüsü, 2007, p. 42-56.
« Écrire le corps dansant au xviie siècle : Ismâ ‘îl Rusûkhî Anqaravî », Revue des mondes musulmans et de la Méditerranée, n° 113-114, Le Corps et le sacré en Orient musulman, Mayeur-Jaouen, C., Heyberger B. (dir.), Aix-en-Provence : Edisud, 2006, p. 195-209.
« La danse des “derviches tourneurs” et la création d’un espace sacré », Journal of the History of Sufism n° 4 (2003-2004), Paris : Jean Maisonneuve, 2004, p. 97-105.
Ambrosio, Alberto, Zarcone, Thierry, « Samâ‘ and Sufi Dance : A Selected Bibliography », ibid., p. 199-208.