Dopo il giubileo della confermazione dell’Ordine dei frati predicatori del 2016, quest’anno sarà caratterizzato dall’anniversario della presenza dei domenicani nell’attuale convento e basilica bolognesi di San Domenico. Non fu, infatti questa la prima casa dei frati che, videro nascere la prima comunità nella chiesa della Mascarella, dedicata a Santa Maria e San Domenico.

La prima casa, che i frati dovettero lasciare perché divenuta troppo angusta, per ospitare la comunità che si infoltiva grazie anche alle predicazioni di Reginaldo d’Orleans, non solo porta il ricordo della presenza del fondatore dell’ordine, ma anche la tavola con dipinto del miracolo dei pani, compiuto da san Domenico, episodio poi ripreso sulla parete destra dell’Arca. Dalla Mascarella, a circa un anno dal loro arrivo, i frati si trasferirono, anche grazie all’aiuto di Diana degli Andalò, a San Niccolò delle Vigne, che poi venne intitolata a San Domenico e che vide nel corso degli anni la costruzione del convento e numerosi interventi architettonici che, fino alla metà del ‘700, hanno trasformato l’originale struttura medievale della basilica.

L’anno giubilare della basilica è stato aperto con la santa messa presieduta dal vicario del maestro dell’Ordine, fra Miguel Ángel del Río. I prossimi appuntamenti del 2019 che accompagneranno l’anno giubilare della basilica saranno:

– il 12 febbraio con la memoria del beato Reginaldo d’Orleans che, del convento bolognese fu il primo priore,

– il 25 marzo in cui si ricorderà il primo arrivo dei frati a San Niccolò delle Vigne,

– la festa della traslazione di San Domenico nella tradizionale data del 24 maggio, con la santa messa presieduta dal priore provinciale, fra Fausto Arici,

– il 4 agosto la solennità di san Domenico in cui presiederà l’eucaristia l’arcivescovo di Bologna, monsignor Matteo Maria Zuppi.

– il 17 ottobre la festa della dedicazione della basilica (ad opera di papa Innocenzo IV nel 1251); in quest’occasione a presiedere la santa messa sarà il vescovo di Pescara, monsignor Tommaso Valentinetti.

fra Giovanni Ruotolo