In uscita da ottobre 2015

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Che cosa c’entra la teologia con GTA V? In un viaggio affascinante e controverso, l’autore vive in prima persona l’avventura del videogame e in terza persona prova a descrivere le problematiche e i disagi che affronta. L’intento è quello di eticizzare, senza etichettarla, quella grande ribellione che, soggiacendo all’azione videoludica, costituisce una tappa inevitabile nella formazione della persona. Un diverso modo di comunicare. Una cyberpastorale dai risvolti insospettabili.

“Ecco individuati i due diversi quaderni su cui i ragazzi scrivono. Uno è lasciato tutto bianco, ed è segnato dal vuoto di una parola che non è stata mai pronunciata, che è rimasta strozzata sola in gola, che è stata pensata ma che non ha preso forma. L’altro quaderno è preso dalle tante parole di un diario, che non segna solo la cronaca quotidiana, ma che è preso dalla voglia di esprimere tutto ciò che passa non solo dalla mente, ma descrive anche ciò che appartiene all’immaginazione. Una terzo quaderno, che non è propriamente un quaderno, ma è un supporto DVD, è quello del videogioco GTA V, che raccoglie quella grande ribellione trasformata in rabbia, quella smania di trasformare un’esperienza di vita quotidiana in un delirio infernale, dove la libertà non è più la celebrazione della gioia di vivere, ma il desiderio di spaccare tutto, di rompere ogni schema così come ogni anelito adolescenziale desidera esprimere realmente”.