CHIERI e TORINO,  1-3 DICEMBRE

Primo fine settimana di dicembre: eccoci riuniti a Chieri per il secondo incontro annuale della Gioventù Domenicana del Nord Italia. Siamo giunti da varie città, da Torino a Bologna, da La Spezia a Udine, da Milano a Bolzano, sfidando il freddo e la coltre di neve che ha avvolto il Piemonte!

Nella mattinata di sabato, Padre Raffaele Rizzello del convento di Torino ci ha introdotto ai temi della coscienza e della prudenza a partire da alcuni testi di San Tommaso D’Aquino: la coscienza come applicazione della conoscenza alle nostre singole azioni richiede la retta guida e il retto giudizio da parte della virtù della prudenza; a sua volta la prudenza non può sussistere se la persona non possiede in modo abituale virtù morali che gli permettano di resistere a passioni svianti. Alla lezione frontale è seguito un momento di approfondimento di gruppo tra noi giovani in cui abbiamo cercato di calare nella realtà di tutti i giorni quanto presentato dall’Aquinate: nel dibattito sull’agire che ne è scaturito ci siamo resi conto di quanto sia difficile avere una coscienza rettamente formata e di come esistano casi di ignoranza invincibile su principi morali che di primo acchito daremmo per scontati. 

Dopo un piacevole pranzo con la comunità dei frati di Chieri, nel pomeriggio ci siamo recati a Torino ed abbiamo visitato la Cattedrale, all’interno della quale ci siamo fermati per una breve sosta di raccoglimento davanti alla teca contenente la Sacra Sindone e presso la tomba del beato Pier Giorgio Frassati. Giunti nella vicina chiesa in stile gotico di San Domenico, dove fino a poco tempo fa aveva sede un altro convento dell’Ordine, Padre Massimo Mancini ci ha parlato di alcune illustri figure domenicane legate al territorio piemontese, tra le quali spiccano per la loro commovente testimonianza di carità quelle di Pier Giorgio Frassati e di Giuseppe Girotti. Frassati, terziario domenicano, donò la sua breve esistenza ai poveri ed ai malati della sua città; Girotti, frate domenicano e biblista di grande levatura, morì nel 1945 nel campo di concentramento di Dachau, dove era stato deportato per avere aiutato Ebrei e perseguitati politici.  Entrambi sono stati proclamati beati dalla Chiesa.

Dopo la celebrazione della Santa Messa presso San Domenico e una passeggiata nel centro di Torino, siamo ritornati al convento di Chieri tra mille peripezie automobilistiche. La serata è trascorsa in modo tranquillo tra partite di calciobalilla, un buon bicchiere di vino e scambi di opinione sulle iniziative legate alla Gioventù Domenicana, prima del meritato riposo.

Svegliatici di buon mattino, abbiamo recitato Le Lodi assieme ai frati, grazie ai quali abbiamo vissuto la liturgia nel suo significato autentico di preghiera comunitaria e non solo personale. Salutata Chieri, ci siamo recati al Convento della Madonna delle Rose di Torino, dove Padre Rizzello ci ha guidato nei locali della Biblioteca Provinciale dell’Ordine, ricca di opere di grandissimo spessore culturale e spirituale. La giornata è culminata con una Santa Messa domenicale molto sentita nell’attigua chiesa parrocchiale, che ci ha introdotto al tempo forte dell’Avvento. Dopo il pranzo nei locali dell’oratorio, durante la quale abbiamo festeggiato anche il compleanno di Padre Davide Pedone, è giunto il tempo del commiato, in attesa di rivederci nei prossimi mesi. 

Questa è stata la mia prima partecipazione all’incontro provinciale dei giovani: ho avuto modo di apprezzare sia il clima di serenità e di condivisione tra noi giovani, che l’accoglienza dei frati di entrambi i conventi, che ci hanno fatto sentire non solo ospiti, ma anche parte integrante della loro comunità. Un caloroso ringraziamento va rivolto anche a Padre Mancini e Padre Pedone per averci accompagnati e supportati in questo itinerario di fede e ai ragazzi del gruppo di Torino, che hanno contribuito all’organizzazione di queste piacevoli giornate.

Giorgio