Il 18 settembre, memoria di san Giovanni Macias, la nostra comunità di Istanbul ha vissuto momenti di gratitudine e di incontri particolari.

In tarda mattinata, siamo stati ospiti del nostro Vicario Apostolico mons.Ruben Tierrablanca ofm per una concelebrazione. Il nostro vescovo per favorire una sempre maggiore conoscenza e per una crescita nella comunione ecclesiale, è solito convocare mensilmente coloro che celebrano l’anniversario della loro ordinazione. Tre della nostra comunità, fra Claudio Monge, fra Antonio Visentin e particolarmente fra Giovanni Bertele’ nel suo 25° con gratitudine ricordavano la loro imposizione delle mani tra il 18 e il 22 settembre. La nostra consacrazione sacerdotale è avvenuta in una stagione particolare quella della vendemmia, del vino nuovo. E c’è da sperare che la gioia che accompagna sempre una vendemmia si ancora presente nella nostra vita per essere stati invitati da varie ore a lavorare nella vigna del Signore. Questo è stato il motivo per cui la nostra comunità si è trovata “in uscita”,quella mattina.

Così nella piccola cappella del Vicariato Apostolico di Istanbul, presieduta dal nostro vescovo Ruben abbiamo celebrato l’eucaristia con molta gratitudine per il dono immeritato del sacerdozio: durante l’omelia abbiamo poi condiviso alcune nostre esperienze sacerdotali. Dopo la Messa, il vescovo ci ha invitato a pranzo… terminato con un buon bicchierino di tequila, prodotto doc della sua terra messicana.

La sera invece è incominciata con il canto dei vespri nella cappella della comunità dei frati minori a santa Maria Draperis, Ad attenderci c’era fra Michael Antony Perry ministro generale dei frati minori insieme alla sua curia romana: si sono fermati una settimana per visitare le loro due comunità(Istanbul e Smirne) e per un pellegrinaggio alle chiese dell’Apocalisse.

Dopo la preghiera assieme ad altri ospiti, abbiamo cenato sulla terrazza del convento da dove si poteva ammirare parte della bellezza notturna di Istanbul: davanti a noi infatti c’era la costa asiatica, Kadikoy, l’antica Calcedonia. Quella sera poi ci siamo sentiti anche protetti perchè il convento confina praticamente con l’ambasciata russa! La cena è stata un’ottima occasione per una conoscenza reciproca; e prima del brindisi finale il Ministro Generale,che ha una grande stima di fra Bruno Cadoré, Maestro dell’Ordine, ci ha ringraziato e incoraggiato per la nostra missione in terra turca,battendo continuamente il chiodo sul costruire pazientemente la comunione e il dialogo.

Questo è stato un lunedì da incorniciare: non tutti i nostri lunedì sono così, ma sappiamo che anche quelli normali sono incorniciati dal Signore che ci conduce per mano verso il porto della Vita.

fra Antonio Visentin