L’ASPETTO FONDAMENTALE

Per raggiungere gli altri e per capirli è necessario uno stile di vita simile a quello degli apostoli: una vita semplice e povera, vissuta in comune ed anche itinerante, cioè non attaccata a luoghi, cose, persone.

Secondo gli ordinamenti che essi stessi si dànno (le “Costituzioni”), ispirati all’antica “regola” di sant’Agostino, i frati si radunano insieme per condividere la stessa chiamata, proveniente dall’unica chiamata del Cristo. Accogliendosi come fratelli, essi intendono vivere la preghiera, la fraternità e il perdono reciproco ed si aiutano vicendevolmente a vivere il Vangelo in comunità prima di annunciarlo per le strade del mondo.

Silenzio, contemplazione, preghiera liturgica corale. La predicazione trova la sua fonte in un’intensa vita di preghiera comunitaria e personale. Predicare è per prima cosa un atto autenticamente contemplativo: trasmettere agli altri quello che hanno contemplato. I frati sono chiamati ad essere simultaneamente contemplativi e missionari.

LA PREGHIERA SI NUTRE DELLA PASSIONE PER LA PAROLA DI DIO.

La Parola esige di essere ascoltata, meditata senza sosta e vissuta senza compromessi. Mai soddisfatti, i frati colgono ogni occasione per impegnarsi nello studio della Parola di Dio e nel promuovere la sua conoscenza.

LO STUDIO

Lo studio è fin dagli inizi una caratteristica domenicana, al punto da sostituirsi sorprendentemente al lavoro manuale, così caro alla tradizione monastica.

Certo non fine a se stesso e praticato con assiduità, lo studio è volto all’essere al servizio del prossimo, coltivando l’inclinazione degli uomini alla verità. I frati non dimenticano che la loro vita consacrata allo studio secondo il fine proprio dell’Ordine ha un carattere e valore genuinamente apostolico.
Si dedicano, perciò, alla proclamazione della Parola di Dio, in tutti i modi possibili, da quelli più tradizionali ai più innovativi, suggeriti dalle urgenze del tempo presente. La predicazione anima la vita e l’attività apostolica dei frati, al punto che, all’origine dell’Ordine, i conventi furono chiamati «santa predicazione».

I POVERI

Nessuna vicenda dell’umana esistenza è estranea ai domenicani e su queste vicende essi imparano a chinarsi e a farsi vicini.

La preoccupazione per i poveri, quale che sia la natura della loro povertà, suscitò sempre in san Domenico e nei suoi frati una vibrante compassione.

Quando fa il suo ingresso nell’Ordine, il giovane che aspira a diventare domenicano si sente domandare «Che cosa cerchi?» e la risposta è «La misericordia di Dio e la vostra».

È proprio la misericordia, costantemente domandata a Dio e ai fratelli e sperimentata nella vita di comunità, che dà il tono a tutta la vita del domenicano e lo spinge a testimoniarla con la parole e con le azioni.
Per questo i tre voti di obbedienza, povertà e castità sono strumenti che ci aiutano a diventare uomini totalmente consacrati all’avventura della del Regno di Dio.

Vita e missione

La vita domenicana e la missione dei frati predicatori.

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Spiritualità

Il carisma dei frati Predicatori e la spiritualità domenicana.

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L’ordine

L’ordine dei frati predicatori della provincia di San Domenico in Italia

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